Cereal Docks presenta il progetto di agricoltura rigenerativa al Politecnico di Milano

Giovedì 20 novembre 2025 si è svolto presso l’Aula Magna Carassa Dadda del Politecnico di Milano – Campus Bovisa, il convegno “Innovare per il futuro: la biodiversità come motore di cambiamento”, evento di presentazione dei risultati 2025 dell’Osservatorio Innovazione per la Biodiversità.

Promosso da NBFC Hub in collaborazione con i team di Ricerca Innovation, Strategy & Family Business e Food Sustainability Lab del Politecnico, l’incontro ha rappresentato un momento chiave di dialogo tra mondo accademico, imprese, istituzioni e numerose realtà innovative impegnate nella costruzione di modelli di sviluppo più sostenibili e resilienti.

I risultati dell’Osservatorio 2025 hanno offerto uno spaccato aggiornato molto interessante su come imprese, startup e PMI stanno affrontando la sfida di proteggere e valorizzare gli ecosistemi, generando un impatto concreto e misurabile. Tra i temi in discussione: la valutazione e l’analisi del livello di consapevolezza e di impegno delle corporate nello sviluppo di progetti dedicati alla biodiversità; le soluzioni innovative proposte dalle startup per integrare la biodiversità nei modelli e nelle strategie aziendali; le sfide e le prospettive future per l’implementazione di progetti focalizzati sulla biodiversità urbana; e il ruolo di tecnologia, collaborazioni di filiera e innovazione nel settore agroalimentare.

Un panel dedicato alla filiera agroalimentare

La terza sessione del convegno, moderata da Chiara Corbo, Direttrice dell’Osservatorio Smart AgriFood e dell’Osservatorio Food Sustainability del PoliMi, è stata dedicata alla filiera Food & Agriculture per analizzare le modalità con cui la filiera agroalimentare coniuga competitività e benefici ambientali attraverso l’innovazione e le collaborazioni.

Nel suo intervento, Andrea Pietrobelli responsabile del Dipartimento Agronomico di Cereal Docks ha presentato “Nurture the Future”, il progetto triennale di agricoltura rigenerativa promosso dal gruppo vicentino per accompagnare la transizione verso pratiche agronomiche più sostenibili e basate sull’evidenza scientifica.

Una sperimentazione che coinvolge 12 aziende agricole pilota e oltre 1.000 ettari coltivati, con l’obiettivo di sviluppare un protocollo replicabile che valorizzi il ruolo del suolo, la gestione efficiente delle risorse e la biodiversità, senza rinunciare alla produttività.

Una particolare attenzione è stata dedicata alle sfide incontrate nella fase di scaling del modello: dalla necessità di strumenti efficaci per misurare i benefici agronomici e ambientali, al coinvolgimento attivo degli agricoltori, veri protagonisti del cambiamento.

Innovare per il futuro

Il convegno ha confermato quanto la biodiversità oltre ad essere un valore da tutelare costituisca anche una leva strategica di innovazione e competitività, evidenziando l’importanza di costruire modelli sistemici, fondati sulla collaborazione tra imprese, ricerca e territorio pe tutelare e rigenerare la biodiversità.

Un ringraziamento agli organizzatori dell’evento per questo importante spazio di confronto di alto profilo e a tutti i relatori per aver condiviso approcci, strumenti e prospettive per un’agricoltura più resiliente, rigenerativa e in armonia con gli ecosistemi.

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